Descrizione
“Apprendiamo oggi con sgomento che tonnellate di aiuti umanitari destinati alla popolazione di Gaza, raccolti grazie alla generosità di tantissime persone toscane, restano bloccati nei magazzini di Cipro, mentre nella Striscia si continua a morire di fame, di sete e di violenza per mano dell’esercito israeliano.
Lo scorso 14 dicembre la Federazione delle Misericordie della Toscana, Unicoop Firenze e Fondazione Il Cuore si scioglie, hanno promosso una giornata di raccolta alimentare straordinaria per la popolazione di Gaza durante la quale sono state raccolte 23 tonnellate di beni alimentari. Una quantità che può garantire circa 45.000 pasti.
Oggi apprendiamo che gli aiuti non sono mai arrivati ma sono fermi nei magazzini di stoccaggio della Protezione Civile di Cipro a Limassol da mesi. Questa notizia conferma quello che sappiamo da tanto. L’utilizzo da parte di Israele della fame come strumento di guerra.
Come rappresentanti delle istituzioni condanniamo con forza ogni ostacolo all’ingresso degli aiuti umanitari e ci uniamo all’appello lanciato dalle Misericordie, da Unicoop Firenze e da chi, con fatica e dedizione, non ha mai smesso di tendere la mano a chi soffre.
Non possiamo permettere che la fame diventi un’arma di guerra. Ogni giorno di attesa costa vite umane.
Chiediamo che le istituzioni italiane ed europee, e quelle diplomatiche presenti in Toscana, si facciano carico immediatamente di sbloccare i corridoi umanitari e che si pretenda, senza ambiguità, il rispetto del diritto internazionale”.
Queste le dichiarazioni di Caterina Arciprete, Giovanni Graziani, Vincenzo Pizzolo Gruppo AVS - Ecolò. (s.spa.)

