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Angela Sirello, Matteo Chelli e Alessandro Draghi (Fratelli d’Italia): “Autostrada gratis, tra marce indietro, ripensamenti e correzioni. Dal PD propaganda un tanto al chilo”

Data:

23 Luglio 2025

Tempo di lettura:

4 minuti, 2 secondi

Descrizione

Queste le dichiarazioni dei consiglieri di Fratelli d’Italia Angela Sirello, Matteo Chelli e Alessandro Draghi


“Il PD fiorentino, con una risoluzione copia-incolla già presentata in Consiglio metropolitano dall’omologo gruppo, pur tra le mille contraddizioni interne (inutile, infatti, ricordare ora quanto dichiarato dai membri Dem in Commissione 3 durante la seduta del 30/04/2025, sarà fatto a tempo debito) torna magicamente a proporre l’autostrada gratis tra Firenze Nord e Firenze Sud per i residenti della città metropolitana e lo fa all’insegna dell’approssimazione, della genericità, dell’impreparazione, giusto per fare un po’ di propaganda, nel solo tentativo maldestro di spaccare il centrodestra. 

Il testo discusso oggi in Commissione 3, oltre ad essere fondato su presupposti del tutto erronei, non contiene alcuna stima economica dell’impatto della misura. Ma c’è di più. Prima che piovesse dal cielo un emendamento dell’ultimo secondo, la risoluzione prevedeva che le risorse per finanziare l’esenzione arrivassero dal fondo per le esigenze indifferibili sorte nel corso della gestione, utilizzato dallo Stato per sostenere interventi straordinari e urgenti, legati a calamità naturali, problemi di natura sociale, educativa, alla continuità territoriale, nonché volti a garantire l’assolvimento degli oneri di servizio pubblico per la gestione di opere e servizi strategici sul territorio nazionale. Una volta fatto notare, il riferimento è stato cassato dal testo dell’atto, sostenendo che, ad essere importante, non sarebbe tanto il mezzo di finanziamento (della serie, poco importa se l’autostrada gratis la otteniamo a spese delle protezione civile), quanto il principio di fondo espresso, ossia quello di ristorare i fiorentini che usano l’autostrada, in attesa della chiusura dei cantieri cittadini e del completamento del trasporto pubblico. 
Posto che in politica la forma è sostanza, tutto ci saremmo aspettati, tranne che il rovesciamento della frittata e la morale da chi è il principale, se non unico, responsabile dei disagi patiti dai fiorentini in questi anni a causa della mala gestione della viabilità. La realtà, infatti, è completamente diversa dalla narrazione spicciola: da sempre (non da oggi) molti cittadini sono costretti ad utilizzare impropriamente l’autostrada per andare a scuola, a lavoro o per altre esigenze a causa dell’assenza di una circonvallazione urbana che proprio il centrosinistra non ha mai, mai e ancora mai voluto. Ora che il problema è diventato insostenibile, dopo anni di incapacità decisionale, ci saremmo aspettati, quantomeno, un mea culpa, una presa di coscienza sull’imprescindibile e non più rinviabile necessità di realizzare opere infrastrutturali, per dare respiro alla città, liberandola dal traffico di puro attraversamento. Niente di fatto. Anziché promuovere politiche lungimiranti, la maggioranza guidata dal PD preferisce riversare sugli italiani i costi delle proprie inefficienze, senza generare alcuna utilità di lungo periodo, rinviando solo il problema a data da destinarsi, con la non banale conseguenza, però, di dilapidare nel frattempo milioni e milioni di risorse. Sta tutta qui la differenza tra chi prova a gestire la cosa pubblica con discernimento e chi, invece, è interessato esclusivamente a fare propaganda, utilizzando le casse dello stato come fossero un bancomat per i propri spot da dar da bere ai cittadini. Benché chiunque, in linea teorica, non possa dirsi contrario ad ottenere dei benefici economici, va da sé che ogni scelta comporta della conseguenze. Non possiamo, pertanto, prestarci ad un teatrino politico che, per esclusivo tornaconto partitico (complice, forse, l’odore di regionali), corrobora e rinsavisce quella politica di negligenza che tanto è costata e costa tuttora alla città di cui il Partito Democratico, a Firenze e in Toscana soprattutto, è il rappresentante principale. I soldi si destinino a quei progetti per realizzare le opere e le infrastrutture necessarie e tutt’oggi assenti, non ad alimentare il circuito delle marchette elettorali che nel lungo periodo non produce alcuna utilità, bensì soltanto costi intergenerazionali”. (s.spa.)

Ultimo aggiornamento:

04/12/2025, 10:37

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